L'avversario di turno: la capolista Brindisi

Otto punti di vantaggio a quattro giornate dal termine sono un abisso incolmabile, ma se il Brindisi ha un piede e mezzo in Seconda Divisione deve certamente ringraziare la Nocerina. I pugliesi stanno infatti soffrendo un evidente calo fisico e psicologico con appena un punto conquistato nelle ultime tre giornate ma i rossoneri campani non ne stanno approfittando (sette sconfitte ed un pareggio nelle ultime otto trasferte). Promozione matematica che potrà essere festeggiata già domenica prossima in caso di successo sul Matera e di una mancata vittoria della Nocerina in casa contro il Bitonto.
Il Brindisi si appresta dunque a vincere il campionato di Serie D a distanza di sette anni dall’ultimo successo: correva la stagione 2001/2002 ed i brindisini conquistarono 64 punti, quattro in più del Rutigliano, secondo, e nove in più del Matera, quarto in classifica. Attualmente la squadra dei fratelli Barretta di punti in classifica ne ha già 63, frutto di diciannove vittorie, sette pareggi ed appena quattro sconfitte (da ricordare il punto di penalizzazione inflitto per una vertenza economica con l’ex allenatore Cassia). Secondo miglior attacco con cinquantaquattro reti realizzate e miglior difesa con appena ventitre gol subiti per una squadra che dalla prima giornata non ha mai abbandonato la vetta della classifica. Il cammino dei biancoazzurri tra le mura amiche è impressionante: dodici successi, tre pareggi (contro Turris, Grottaglie e Fasano) e nessuna sconfitta per gli uomini guidati da Massimo Silva, ex allenatore dell’Ascoli in Serie A. Il tecnico lombardo predilige uno spregiudicato 4-3-1-2. Tra i pali Stefano Russo, classe 1989 di proprietà del Lecce, ha ormai rimpiazzato nelle preferenze di Silva il pari età Vidoni. Difesa a quattro con l’inossidabile coppia formata dai trentaquattrenni Marcello Corazzini e Stefano Trinchera supportati dai terzini under Simone Tidei del 1990 a sinistra e Riccardo Idda del 1988 a destra. Mancheranno sicuramente l’esperto Roberto Taurino, sottoposto nei giorni scorsi ad un intervento chirurgico al ginocchio, per il quale la stagione è finita anzitempo ed il giovane Bartolomucci.In mezzo al campo Silva è solito schierare il trio composto da Adriano Fiore, non al meglio per via di un problema alla caviglia che domenica scorsa lo ha costretto ad abbandonare il campo, Giovanbattista Cordiano e dal temibile under classe ’89 Lenti (cinque i gol realizzati quest’anno). Se Fiore non dovesse farcela pronti a giocarsi una maglia da titolare Davide Cangini, ex Turris, ed il cileno Roberto Kettlun.Alle spalle delle due punte prenderà posizione il folletto argentino Nicolas Hernan Chiesa, ventinovenne già autore di sei reti in campionato. In avanti occhi puntati sul possente Fernando Galetti, capocannoniere del girone con ventuno centri ed autore all’andata della doppietta decisiva. Al suo fianco dovrebbe sistemarsi Fabio Moscelli (nove reti per lui) con Lorenzo Pinamonte ed il brasiliano Junior Bahia a completare un reparto avanzato da categoria superiore. Una vera e propria corazzata che ultimamente sta però palesando qualche problema di tenuta soprattutto in mezzo al campo. Il “Franco Fanuzzi” di Brindisi è da anni un tabù per il Matera, si spera di sfatare la tradizione negativa.